Telaio verniciato nero goffrato.
Piano in ceramica “Pietra di Savoia antracite”.
Meccanismo a gas.
Ruote a scomparsa.
Dim. cm. 130/175 x 98. Altezza cm. 35/80.
3.165,00 €
15 giorni per usufruire della garanzia soddisfatti o rimborsati
Tavolo trasformabile ellittico multiuso.
Design Arter & Citton.
Place è allungabile ed è regolabile in altezza.
Il piano chiuso misura cm. 130 x 98.
Il piano con l’allungo esteso misura cm. 175 x 98.
L’altezza è regolabile al millimetro da cm. 35 a cm. 80 mediante un pratico meccanismo a gas.
Il tavolo trasformabile Place può essere utilizzato comodamente come tavolo standard o come tavolino da salotto.
Grazie alla presenza dell’allungo, quando è chiuso occupa poco spazio.
Il telaio è in metallo verniciato a polvere nella tinta “Nero goffrato M20“.
La struttura è dotata di ruote a scomparsa.
Il ripiano e l’allungo sono realizzati in ceramica “Pietra di Savoia Antracite K11“.
Il tavolo può essere ampiamente personalizzato.
Il telaio può essere verniciato, a scelta, in una delle seguenti tinte alternative:
Il ripiano può essere realizzato in diversi tipi di ceramica, 20 colori disponibili, o in diverse finiture di legno impiallacciato (rovere grigio, tabacco, nodato o fumé e noce canaletto). Vedere tra le foto tutte le possibilità.
Per scegliere il tavolino trasformabile perfetto per ogni esigenza, vi invitiamo a contattarci al n. +393477960415 o via e-mail all’indirizzo: info@italydreamdesign.com
Place offre una soluzione salva spazio in modo estremamente originale e divertente.
| Larghezza (cm) | 130 / 175 |
|---|---|
| Altezza (cm) | 35 / 80 |
| Profondità (cm) | 98 |
| Peso (Kg) | 72 |
| Cubaggio (m³) | 0,62 |
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Il percorso di lavoro dello studio Arter&Citton, si indirizza alla progettazione estesa alle varie aree disciplinari, quali l'architettura, il design, l'interior design, la nautica, la comunicazione e il visual selling. Le diverse esperienze progettuali maturate, volutamente sono state concepite come un “insieme omogeneo”, cioè mai indirizzate ad un settore specialistico, e questo ha prodotto i suoi vantaggi, poiché ha permesso di moltiplicare notevoli sinergie liberando molti e possibili spazi di esplorazione, conducendo ad una maggiore libertà di elaborazione del progetto stesso. Sono questi i presupposti che hanno permesso di pensare e formare nel 1997, un nuovo laboratorio di studio denominato D.MOD che ha come intento la ricerca nei settori dell'Urban design e Alternative design. Al design vengono affiancate altre espressioni figurative, dalla fotografia al disegno pittorico sino alla scultura; l'obiettivo è sperimentare, forme e contenuti innovativi, applicabili nelle diverse aree disciplinari, al fine di elaborare nuove esperienze e contenuti. I progetti acquisiscono in questo contesto di ricerca, nuove valenze, alternative alle comuni forme di interpretazione.
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